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Apertura solenne della causa di canonizzazione di Cecilia María, «la carmelitana del sorriso»

  • Immagine del redattore: Intl. Press
    Intl. Press
  • 24 mag
  • Tempo di lettura: 3 min

Aggiornamento: 25 mag

Suora a Santa Fe (Argentina) per 20 anni, è morta nel giugno 2016 dopo aver contratto un cancro alla lingua.


Cecilia Maria, suora carmelitana
Cecilia Maria, suora carmelitana

La sua storia è diventata famosa in tutto il mondo per l'immagine del suo sorriso, che è diventato virale sui social network.


Cecilia María è nata il 5 dicembre 1973 a San Martín de los Andes, provincia di Neuquén (Argentina), dal matrimonio tra María Teresa Bosch e Santiago Sánchez Sorondo, in pieno trasloco, poiché suo padre era un militare e partivano per la loro nuova destinazione, Buenos Aires. Era la seconda di dieci fratelli e la maggiore delle figlie femmine.


Un professore di teologia le fece conoscere Santa Teresa di Gesù, risvegliando così in lei una crescente sete di intimità con Cristo e un desiderio di consacrarsi a Lui. Sua nonna, forse indovinando i suoi desideri, le regalò un viaggio in Europa, pensando di dissuaderla.

Ma in verità , in quel viaggio, mentre si trovava nel monastero dell'Incarnazione di Ávila (Spagna), sentì fortemente la sua chiamata al Carmelo.

Al ritorno, cercò di studiare all’Università ma, dopo un anno e mezzo, entrò nel Carmelo di Corpus Christi, a Buenos Aires. Rimase lì per cinque mesi. La vita le piaceva, ma non si sentiva al suo posto. Con tutto il dolore e l'oscurità della sua anima, se ne andò, pensando che il Carmelo fosse stato un'illusione sua e non una vera chiamata.

 

Tuttavia, nonostante tutti i suoi sforzi, non poteva dimenticare il Carmelo e, con il consiglio e la guida del suo direttore spirituale, un frate carmelitano, chiese di essere ammessa nella comunità di Santa Fe. Ma per l’ingresso dovette aspettare, poiché sia le sorelle che i suoi genitori le chiesero di concludere prima gli studi di infermieristica.Dopo tre anni, con il diploma in mano, prese la decisione definitiva: chiese di entrare proprio lì, al Carmelo di Santa Fe.

 

E ci entrò l'8 dicembre 1997, all'età di 24 anni, come indicato nella Carta di Costruzione che il Carmelo ha pubblicato dopo la sua morte, il 23 giugno 2016.

 

Il 20 giugno 1998 ricevette l'abito, e quasi un anno dopo, il 5 giugno, fece la sua professione di voti di obbedienza, castità e povertà per tre anni.

 

Alla fine del 2015, venne inviata per completare la chiusura del Carmelo della città di Azul. In quel momento sentì delle fastidiose piaghe in bocca, che quando tornò a Santa Fe divennero più intense e dolorose. Andò da un dentista che d'urgenza, le fece fare una TAC della lingua e del collo.

Il risultato dello studio è stato reso noto l'11 dicembre e ha evidenziato che un tumore alla base della lingua e un linfonodo al collo.


In una lettera alla sua famiglia del 17 dicembre 2015, scrisse: "Non so se sono in aria, ma nonostante il dolore, che si annuncia sempre più intenso e mi toglie abbastanza il sonno, per ora mi sento incoraggiata e felice. Immagino che mi verranno momenti di oscurità e disperazione, ma dato che non sono sola, potremo seguire insieme l'Agnello".


Il 23 giugno 2016, all'età di 42 anni, suor Cecilia María morì all'ospedale Austral, nella città di Pilar, dopo aver combattuto per sei mesi contro il suo cancro alla lingua.


Morì in fama di santità, lasciando un'eredità di gioia e speranza, che venne anche condivisa sui social. La sua vita e la sua malattia sono una testimonianza commovente di fede e amore cristiano.

Il 23 febbraio 2025 si è dato inizio, presso il monastero delle Carmelita Scalze di Santa Fe, all'Inchiesta diocesana sulla "vita, virtù, fama di santità e di segni". 

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