La figlia del fondatore di Hamas si converte al cristianesimo
- Intl. Press

- 30 nov
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Juman Al Qawasmi è la figlia di uno dei fondatori del gruppo terrorista Hamas e l’ex moglie di uno dei suoi leader. Juman è cresciuta con l'insegnamento che doveva essere leale alla causa di Hamas. Le è stato insegnato a vedere ebrei e cristiani come nemici e come una minaccia religiosa.
Così si racconta:
"Sono nata e cresciuta in Qatar. Mio padre è uno dei fondatori di Hamas. I miei genitori ci incoraggiavano ad odiare Israele, gli ebrei, i cristiani, anche chiunque non appartenesse ad Hamas. Avremmo dovuto ucciderli, perché è quello che dice il Corano".
"Nel 2007, Hamas prese il controllo di Gaza. Fino ad allora, ebrei e palestinesi avevano vissuto in relativa pace, ma durante quel periodo ho assistito ad atti di violenza, anche contro i palestinesi, mentre il gruppo consolidava il suo potere.
Tra il 2002 e il 2012, ho vissuto a Gaza e ho visto cosa stava facendo Hamas quando ha preso il potere. Ripetevano che erano venuti a portare l'uguaglianza per tutti e a mantenere le promesse fatte, e niente di tutto ciò è accaduto" .
Queste esperienze alimentarono un profondo disagio in Juman, che cominciò a mettere in discussione non solo la dottrina, ma anche il modo in cui la sua famiglia e il movimento politico esercitavano l'autorità. "Nell'Islam non è permesso fare domande", ha affermato.
Tra il 2012 e il 2014, visse momenti di paura. Oggi racconta che quando l'esercito israeliano l'avvertì di un imminente bombardamento nel suo quartiere, quella notte, mentre la sua famiglia fuggiva, pregò profondamente: "Dio, se esisti, voglio conoscerti, voglio che tu mi salvi".
Dopo quella supplica, Juman racconta un’esperienza che cambiò il corso della sua vita: in un sogno, vide sua madre, morta qualche tempo prima, seduta su un balcone a guardare la luna. La luna divenne più grande, e vide il volto di Gesù nella luna, che le parlò in arabo: "Io sono Dio, Gesù. Tu sei mia figlia, non aver paura." Quando mi sono svegliata, ho sentito una luce nella stanza, una sensazione che mi faceva credere "Questo è reale!"
Non aveva mai sentito il nome "Gesù" né aveva avuto alcun contatto con i cristiani. "La mia comunità - racconta - era al 100% musulmana; le mie attività consistevano nell'andare al centro islamico e memorizzare il Corano. Non avevo mai incontrato persone cristiane in vita mia", dice.
Tuttavia, quella visione risvegliò in lei una pace interiore sconosciuta. "Nessuno mi aveva mai parlato di Lui prima, ma quando ho sentito il Suo nome, ho sentito che era un nome bellissimo, un Dio bellissimo, e ho sentito la pace dentro di me. Per la prima volta, qualcuno mi amava; non mi ero mai sentita amata dalla mia famiglia", spiega. Motivata da quell’esperienza, iniziò a cercare maggiori informazioni.
Trovò un sito cristiano in arabo, dove un versetto ha attirato la sua attenzione: "Ama i tuoi nemici". Questo insegnamento sembrava completamente contrario a quello che le era stato insegnato fin dall'infanzia: i nemici dovevano essere uccisi, non amati. Questo le fece capire che stava affrontando un Dio diverso da quello che le era stato insegnato nell’Islam.
Attraverso questo sito, si è messa in contatto con altri credenti, ha iniziato a leggere la Bibbia e ha approfondito la nuova fede fino a quando, infine, ha deciso di convertirsi al cristianesimo. Oltre alla sua conversione spirituale, Juman ha fatto esplicite critiche ad Hamas. Afferma che il gruppo non solo predica la lotta contro Israele, ma governa anche attraverso la paura e l'oppressione.
“Sono nata nell’Islam e non sono mai stata soddisfatta di Dio. Sentivo che Dio non sarebbe mai stato contento di me; non avevo alcuna garanzia di andare in paradiso. Ho sempre avuto paura dell’inferno. L’Islam non ti dà la pace; hai sempre paura che accada qualcosa di brutto”, dice.
“L’Islam insegna ai bambini a odiare, a combattere, riempie le loro teste di violenza. Ma la verità non nasce dall’odio”. E aggiunge: “Gesù ama i musulmani, li ama profondamente, e vuole liberarli”.
Oggi, Juman afferma che la sua identità non è più definita dal suo lignaggio familiare o dal suo passato in Hamas, ma dal suo nuovo rapporto con Dio; si descrive come “una figlia del Dio vivente” e testimonia:
"Gesù ci sta esortando in questo momento. Lasciatelo entrare, perché Lui è la vita ed è venuto per darvi la vita, per darvi la gioia, per darvi la libertà. Gesù ama i musulmani. Ci ama così tanto. Egli vuole che siamo liberi da questa paura, vuole liberarci. Non dobbiamo avere paura, dobbiamo fissare i nostri occhi su Gesù e credere che Lui è la via. L'unica via."


